Mi sono accorta di non aver pubblicato sul blog nulla che facesse riferimento a questa ricerca che è fonte continua dei mie studi. E’ stato pubblicato il report Country Brand Index 2012 – 2013, l’atteso appuntamento annuale con la classifica e le indicazioni sottostanti che FutureBrand rilascia in questo periodo dell’anno.
La Svizzera è al primo posto. L’Italia scende al 15° perdendo ben cinque posizioni. Il report è molto interessante e analizza da diversi punti di vista il brand delle nazioni. Dallo studio si evince che:
1. La Svizzera è una nazione modello, è simbolo di stabilità economica, culturale e sociale. Dimostra che coltivare la libertà, la tolleranza, la trasparenza e lʼambientalismo può davvero far crescere un brand-Paese anche in tempi economici assai difficili.
2. I PIIGS: Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna costituiscono un gruppo omogeneo: squilibrio, crisi economica, forte indebitamento, alta disoccupazione.
Molto eloquenti gli spunti che emergono dal focus sull’Italia. Sembra che, insieme ai posti di lavoro, lʼItalia abbia smarrito anche la sua creatività e capacità di reagire.
Se osserviamo alcuni dei parametri di valutazione del CBI 2012-13, come il Sistema di Valori (che riunisce sotto di sé la Libertà politica, Attenzione allʼambiente, Sistema legale stabile, Tolleranza e Libertà di parola),Qualità della vita (Sistema scolastico, Sistema sanitario, Standard di vita, Sicurezza, Opportunità di lavoro e Disponibilità a Vivere in quel Paese) e Paese per condurre affari (Clima favorevole agli investimenti, Tecnologia avanzata, Ambiente normativo e Forza lavoro specializzata) scopriamo che lʼItalia si attesta tra il 21° e il 24° posto. Viceversa, è prima, come in tutte le altre edizioni di CBI, nellʼindicatore Storia e Cultura(Storia, Arte e Cultura, Autenticità e Bellezze naturali) davanti a Francia e Giappone, ed è prima, guadagnando una posizione rispetto al 2011, anche nellʼindicatore Turismo (Value for Money, Attrazioni, Cibo e Offerta Resort e Lodging). Ancora oggi l’Italia, nonostante le enormi difficoltà del Paese, nellʼimmaginario collettivo globale è una meta attrattiva, un luogo in cui lʼarte, la cultura e il cibo costituiscono appeal. Se il Paese appare ancora immobile e dunque poco appetibile per il business, non resta che puntare sugli asset che continuano a farci preferire, valorizzandoli quanto più possibile attraverso politiche attente che raggiungano i flussi turistici dai BRICS (con particolare attenzione allʼIndia e dalla Cina).