La meeting industry nel 2013: i 5 trend che guideranno il mercato

Sono 5 indicazioni, basate sui più recenti studi e dati di mercato, che il German Convention Bureau ha elaborato per fornire una chiave di lettura dei trend che, a livello globale, avranno un impatto rilevante sul settore e di cui chi opera nel mondo degli eventi deve tenere conto per mantenere competitivo il proprio business. Eccole:
1. Il know how locale sarà determinante per la capacità delle destinazioni di attrarre eventi.
Con la transizione verso l’economia dei servizi e della conoscenza, le destinazioni devono attivare in maniera crescente le proprie risorse di eccellenza per acquisire e fidelizzare i clienti: i committenti, di qualunque settore merceologico, tendono oggi a portare il proprio evento là dove ci sono realtà attinenti alla propria sfera di interesse con cui potersi relazionare: grandi aziende, istituti di ricerca, opinion leader di fama, iniziative specifiche. La sinergia fra le competenze della destinazione e quelle dei partecipanti all’evento offre a entrambe le parti nuove possibilità: visite a imprese e realtà d’eccellenza, speaker d’impatto per l’evento, accesso a nuovi studi e dati, opportunità di sponsorizzazioni, nuovi contatti professionali.

2. Gli eventi piccoli godranno di maggiore “considerazione”. Tutti gli studi di settore concordano nell’affermare che gli eventi di piccole dimensioni sono in aumento, mentre si riduce inesorabilmente il numero di quelli più grandi. I fornitori di prodotti e servizi per eventi impareranno quindi a tenere nella giusta considerazione anche i piccoli meeting che privilegiano la qualità e che, in futuro, saranno catalizzatori di grandi volumi di business.
3. Personalizzare, personalizzare, personalizzare! Il trend di mercato è ormai consolidato: tempi di programmazione degli eventi sempre più brevi e aumento del numero di richieste di preventivo per ogni singolo evento. I fornitori tendono quindi a standardizzare le risposte, utilizzando format, magari evoluti e di qualità, che però risultano molto impersonali. Occorre invece che le destinazioni, le sedi per eventi e i fornitori di servizi si focalizzino sulla personalizzazione, sulle esigenze del cliente specifico e sui suoi obiettivi di business: fra le tante offerte, il cliente sceglierà quella inaspettata, unica, elaborata su misura per lui.
4. Green IT: anche la tecnologia deve diventare sostenibile. Il 2013 sarà l’anno in cui prenderà piede il tema delle tecnologie sostenibili: computer, tablet e smartphone, che stanno entrando massicciamente nel campo dell’organizzazione, del marketing e della fruizione degli eventi, nonché i server di rete sempre più potenti utilizzati per soddisfare il crescente utilizzo di internet, consumano energia e generano emissioni di CO2. La prossima sfida, per produrre eventi che siano davvero sostenibili, sarà ampliare le misure di sostenibilità anche alla tecnologia introducendo il nuovo concetto di “green IT”.
5. I costi rimangono un fattore decisivo, ma si valuta anche il ROI dell’esperienza. Anche nel 2013, al netto di tutte le considerazioni precedenti, i costi continueranno a essere il fattore decisivo nella scelta della destinazione per l’evento. Tariffe e prezzi si stanno però sempre più omologando a livello di città, di regioni e perfino di paesi: il valore aggiunto sarà pertanto costituito dall’”experience ROI”, cioè quell’insieme di fattori che rendono la destinazione competitiva anche dal punto di vista dell’esperienza: regimi fiscali favorevoli (recupero dell’IVA), per esempio, ma anche condivisione del know how territoriale, qualità, trasporti efficienti e accessibili.Immagine

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